mercoledì 24 dicembre 2008

Vittorio Vettori - Uomo bipolare e triunitario

Vittorio Vettori, L’uomo bipolare e triunitario. Verso un nuovo umanesimo esteso alla misura dell’umanità
Introduzione di Francesco Mercadante

Gonfalone alla memoria di Vittorio Vettori - febbraio 2007

Comunicato n. 216 del 13/02/2007


Istituzioni, consegnato il Gonfalone alla memoria di Vittorio Vettori

Oggi il conferimento in ricordo dello scrittore, fisolosofo e poeta. Bartolozzi: “Ha reso importante la Toscana nel mondo”

Firenze – E’ stato il vicepresidente del Consiglio regionale, Paolo Bartolozzi, a consegnare il Gonfalone d’argento alla memoria di Vittorio Vettori, questa mattina in Palazzo Panciatichi. Bartolozzi, che ha dato tra l’altro lettura di un messaggio inviato dal ministro Vannino Chiti, ha ricordato la monumentale opera dell’intellettuale, scrittore, poeta e filosofo nato a Strada in Casentino. Il vicepresidente del Consiglio ha illustrato le motivazioni del riconoscimento consegnato alla signora Ruth Càrdenas Vettori: le ragioni dell’onoreficenza per un “militante del Novecento e Uomo del dialogo”, autore di oltre 200 volumi, un intellettuale dalla natura poliedrica. “Un uomo – ha detto Bartolozzi – di cui la Toscana è orgogliosa e che oggi vuole testimoniare, oltre l’affetto, la volontà di non dimenticare i nostri personaggi più illustri”. “Un artista – come ha ribadito poi Giuseppe Del Carlo, membro dell’Ufficio di presidenza del Consiglio – che ha reso grande la Toscana nel mondo”. Il professore Marino Biondi dell’Università di Firenze ha introdotto la figura di Vittorio Vettori ai presenti: “Un letterato – ha detto - dall’animo grande, un uomo magnanime che ha rappresentato quella categoria rara di uomini di cultura capaci di grandi traversate di pensiero, ma di cui le radici etniche erano ben saldate nella terra Toscana”. La signora Ruth Càrdenas Vettori ha tradotto al pubblico intervenuto nella Sala del Gonfalone di Palazzo Panciatichi, il messaggio profondo dell’opera e della vita di Vettori, rivolgendosi alle Istituzioni presenti (oltre all’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, anche Dario Nardella, assessore alla Cultura del Comune di Firenze): “Spero che questa manifestazione sia l’avvio di un lavoro concreto per la creazione di una Fondazione Vettori, con l’obiettivo di far incontare moltri giovani per leggere, capire, dialogare con gli scrittori e intellettuali che ci hanno lasciato; per non condannarli all’eutanasia dell’oblio”. Dalla compagna dello scrittore, il richiamo ad “un’ etica profonda: oggi viviamo momenti di ortodossia, di conflitti, nella quale è difficile trovare uomini del dialogo. Per Vittorio Vettori la cultura non è omologazione, ma dialogo”. Un dialogo che Ruth Càrdenas Vettori ha legato al “dovere morale e intellettuale cittadino di questa Firenze, che è sempre stata una finestra aperta sul mondo del pensiero”. Vettori, ha aggiunto, è stato un uomo di cultura idealista e vissuto nell’umanesimo; ed “è stato politicamente scomodo, per la destra come per la sinistra”. (fl/Cam)